Napoli, 29 febbraio 2012 – Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, ‘assediato’ dalla protesta di disoccupati e precari. In piazza , da stamane, ci sono infatti i rappresentanti di varie sigle di senza lavoro, che da venerdì sono in presidio. Con loro, per un’altra protesta, gli operatori del welfare, tra cui anche qualche suora e alcuni bambini, che sollecitano il Comune al mantenimento degli impegni assunti in campagna elettorale. E poi gli idonei al concorso dei vigili urbani. Diversi gli striscioni esposti e gli slogan urlati. Ma andiamo con ordine nel ricostruire le sequenze della mattinata di proteste. Striscioni, slogan e una mongolfiera, tra loro anche preti e suore che si occupano di assistenza ai bisognosi. Chiedono di essere ricevuti, pensavano, come spiega Pasquale Calemme, tra i portavoce del comitato, “di avere maggiore attenzione dal sindaco. Invece non è cosi”. “Se non pagano – ha sottolineato – saremo costretti a fermarci”. “Sono a rischio le attività della case famiglia, le assistenze ai disabili, agli anziani e agli immigrati – ha detto Michele De Angelis, altro portavoce del Comitato – e chiediamo che l’assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo, appronti un piano di rientro da questo deficit”. A rischio, secondo quanto denunciano i manifestanti, anche l’assistenza a 2000 persone, tra anziani e disabili, perché scade il servizio previsto e, hanno precisato,”il Comune quest’anno non ha previsto alcuna proroga”
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